Ombreggiamento

Per un utilizzo ottimale del fotovoltaico, si deve evitare l'ombreggiamento (parziale o totale) dei moduli. Un’ombra parziale sul modulo è sufficiente per ridurre notevolmente il suo rendimento. Al momento della progettazione di un impianto si deve quindi considerare la possibilità che altri stabili, alberi o i pannelli stessi (per esempio per pannelli disposti a “shed” su tetti piani) possano provocare un ombreggiamento anche solo parziale della superficie fotovoltaica. Gli ombreggiamenti possibili sono:

Ombreggiamenti lontani
Abbastanza distanti da proiettare un’ombra su tutto l’impianto quasi istantaneamente (effetto di orizzonte).

Ombreggiamenti vicini
Proiettano ombre parziali sull’impianto.

Le ombre parziali sono assolutamente da evitare, poiché provocano in un impianto, o in una stringa di moduli, perdite di potenza proporzionalmente molto più alte della superficie all’ombra. Nel caso di un impianto con un inverter per stringa, bisogna collegarle parallelamente all’ombra più importante: ad esempio se un albero è proiettato su una facciata PV durante la giornata, le catene devono essere collegate verticalmente.

Ombreggiamenti temporanei/accidentali
Queste possono essere delle foglie o sporcamento sui moduli dell'impianto.

Esempi di ombre parziali di Martin Van der Laan Esempio di ombra parziale


Nel caso di parziale ombreggiamento, le celle ombreggiate funzionano come dissipatori della potenza generata dal modulo. Questo fenomeno, noto come “hot-spot”, provoca un aumento della temperatura del modulo il quale può raggiungere valori oltre i 100°C.

Per evitare il danneggiamento delle celle oscurate, vengono messi dei diodi by-pass in modo da permettere il flusso di corrente ed evitare che questa passi attraverso la cella oscurata. Idealmente sarebbe necessario un diodo di by-pass per ogni cella, nella realtà sono presenti su ogni stringa di celle.

Fonte: Rivista PHOTON